Chemioterapia

chemioterapiaIl trattamento chirurgico del cancro della mammella, anche se correttamente eseguito, non azzera la possibilità di ricomparsa della malattia, sia a livello della mammella stessa che di altri organi. Questo succede perché, già al momento dell’operazione, alcune cellule del tumore, possono avere lasciato la sede di origine ed essere andate a colonizzare altri organi. Pertanto può essere necessario eseguire, dopo l’intervento chirurgico, un trattamento con farmaci chemioterapici la cosiddetta chemioterapia.

Per questo motivo la paziente, dopo l’operazione, viene affidata all’oncologo che, dopo averla visitata ed aver visionato l’esame istologico, definirà il rischio di ripresa della malattia e deciderà quale trattamento è meglio effettuare.  In alcuni casi, quando il rischio di ripresa è molto basso, si propone alla paziente un programma di controlli periodici (visite mediche, esami radiologici e del sangue). Invece, se il rischio di ripresa di malattia è considerevole si propone di eseguire un trattamento chemioterapico, tenendo comunque in considerazione l’età, le condizioni generali e le eventuali patologie concomitanti.

Il trattamento chemioterapico inizia generalmente dopo un mese dall’intervento e si esegue con più farmaci antitumorali, somministrati ciclicamente per via endovenosa, generalmente ogni 3 settimane.

Gli effetti collaterali della chemioterapia, quali nausea, vomito, rischio di infezioni, sono oggi meglio tollerati dalle pazienti grazie a nuovi ed efficaci farmaci di supporto.
Un ulteriore e fastidioso effetto della chemioterapia è l’alopecia, cioè la perdita dei capelli. Questi, tuttavia, torneranno a crescere regolarmente al termine del trattamento, ma nel frattempo si possono usare delle parrucche, che assomigliano molto ai capelli naturali. Altri accorgimenti possono essere quelli di accorciare i capelli prima di sottoporsi al trattamento, di utilizzare uno shampoo delicato, di pettinare i capelli con delicatezza e di evitare di legarli in trecce o code. È consigliabile, infine, utilizzare solo federe di fibre naturali (cotone o lino) e degli olii naturali per idratare il cuoio capelluto.
Grande importanza riveste anche l’alimentazione che si esegue durante la chemioterapia, basandola in particolare sul consumo di alimenti di origine vegetale e integrali. Deve essere limitato, invece, l’utilizzo di prodotti di origine animale, in particolare di carni rosse e latticini.

In alcuni casi la chemioterapia può essere eseguita anche prima dell’intervento (chemioterapia neoadiuvante). L’obiettivo di questa terapia è quello di ridurre le dimensioni del tumore e quindi di sottoporre ad intervento conservativo anche pazienti con neoplasie più voluminose evitando così la mastectomia. In pratica l’intervento chirurgico viene posticipato di qualche mese, in questo periodo la paziente esegue solitamente 3-6 cicli di chemioterapia ed esami diagnostici per controllarne la risposta.