Buone notizie per quanto riguarda l’uso dei contraccettivi orali arrivano da uno studio scientifico italiano, pubblicato sulla rivista Oncotarget. Il nesso tra uso della pillola ed aumento del rischio di tumore al seno è sempre stato un argomento di grande interesse nella comunità scientifica. Fino ad oggi si è sempre pensato che i contraccettivi orali aumentassero lievemente il rischio di ammalarsi di tumore mammario, compensato tuttavia dalla forte riduzione dei tumori ginecologici.
I ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno studiato i dati relativi ad oltre 2500 donne a partire dal 1995. I risultati emersi dimostrano che non vi è alcuna correlazione tra assunzione della pillola anticoncezionale e rischio di tumore al seno; questo vale anche per le donne portatrici di mutazioni genetiche BRCA, quindi maggiormente predisposte al carcinoma mammario.
“ Questo è vero qualsiasi sia la durata del trattamento contraccettivo”, precisa Laura Cortesi, una degli autori dello studio. “In base ai nostri risultati – continua l’oncologa- anche le donne BRCA mutate possono assumere con più tranquillità fin da giovani la pillola estro-progestinica, protettiva nei confronti del tumore ovarico. Questi risultati non possono, tuttavia, ancora essere considerati definitivi, in quanto dovranno essere validati da uno studio prospettico”, conclude Cortesi.
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