L’ecografia del seno, uno degli esami più comunemente prescritti, è un accertamento sicuro, indolore, facilmente ripetibile e di fondamentale importanza per lo studio delle patologie mammarie. Vediamo insieme in che cosa consiste e quando è bene farla.
L’ecografia mammaria è un indagine diagnostica che utilizza gli ultrasuoni. E’ consigliabile eseguire una prima ecografia dopo i 20-25 anni. Nella donna giovane l’ecografia viene eseguita come indagine di prima scelta, mentre superati i 40 anni viene eseguita a complemento della mammografia. Consente inoltre di guidare l’esecuzione di procedure interventistiche come l’ago-biopsia mammaria, lo svuotamento di cisti, il posizionamento di reperi per un successivo intervento chirurgico.
L’indagine viene eseguita utilizzando un’apparecchiatura dedicata, l’ecotomografo. La paziente si dispone in posizione supina su un lettino da visita, con il torace scoperto. Il medico che esegue l’esame versa sulla parte da esaminare una piccola quantità di gel acquoso, che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda utilizzata per l’esame della mammella. La sonda viene fatta scorrere sul seno; l’immagine che si ottiene viene visualizzata in tempo reale sul monitor dell’ecografo.
Il tempo necessario all’esplorazione di tutto il seno con tale tecnica dipende dalle dimensioni delle mammelle e dalla loro complessità, durando, in media, circa 15 minuti. L’esame può essere eseguito in qualsiasi fase del ciclo mestruale, in età prepubere ed in menopausa. Ovviamente, non contemplando l’uso di radiazioni ionizzanti può essere tranquillamente utilizzato in gravidanza.