Già da tempo la soia è considerata una potente arma contro il tumore al seno. Le conferme sono arrivate anche grazie ad uno studio, pubblicato qualche tempo fa, sull’ American Journal of Clinical Nutrition. La ricerca, condotta su oltre duemila donne coreane, evidenziava come una dieta ricca di alimenti a base di soia riduceva notevolmente il rischio di sviluppare il tumore al seno, in modo particolare in quelle che avevano una mutazione dei geni BRCA.

La soia ha pertanto un motivo in più per occupare un ruolo di primo piano nella dieta delle donne. Infatti la genisteina, il principale isoflavone apportato dal legume, avrebbe un’interazione diretta con i geni Brca, responsabili dello sviluppo delle forme ereditarie di tumore.

Ma per quale motivo questo alimento è così prezioso in tavola? La risposta è che la soia contiene una scarsa quantità di grassi ed una struttura chimica molto simile a quella degli estrogeni. Inoltre, diversamente dalle proteine di origine animale, la cottura della soia non sprigiona amine, idrocarburi policiclici e altri composti azotati, tutti considerati fattori di rischio per il cancro al seno. Altro vantaggio non trascurabile è che la soia contribuisce a ridurre i valori del colesterolo nel sangue.

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