Un seno eccessivamente voluminoso, oltre agli inevitabili problemi fisici, quali dolore al collo o alla schiena, comporta inevitabilmente nelle donne un disagio psicologico o nelle attività quotidiane, quali lo sport o la scelta dei vestiti. L’intervento di mastoplastica riduttiva diminuisce il volume del seno e ne modella la forma, donando una maggiore armonia alle proporzioni del corpo.
È possibile effettuare la riduzione mammaria a tutte le età, anche se è preferibile aspettare che le dimensioni del seno si siano stabilizzate. Inoltre bisogna considerare che, anche se in rari casi, può essere compromessa la possibilità di un futuro allattamento. Prima dell’intervento, oltre tutti gli esami di routine prescritti dal chirurgo, è necessario eseguire una mammografia o una ecografia. È consigliabile anche smettere di fumare.
L’intervento, che generalmente viene eseguito in anestesia generale, prevede che venga eseguita una incisione a “T rovesciata”, cioè praticata intorno all’areola, estesa verticalmente e poi al solco inframammmario. In questo modo vengono ridotti il tessuto ghiandolare, l’adipe e la pelle. L’areola viene riposizionata in alto e, a volte, ridimensionata. Al termine dell’intervento vengono posizionati dei drenaggi, per evitare la formazione di ematomi e per favorire la guarigione. Abitualmente si effettua una medicazione leggermente compressiva, che verrà rimossa nei primi giorni dopo l’intervento.
Nelle prime 24-48 ore dall’intervento, la paziente può avvertire una riduzione della sensibilità cutanea, che si riduce nel corso dei giorni successivi. Gradualmente si può tornare alle normali attività, anche se è sconsigliabile eseguire movimenti energici o faticosi per le prime 2-3 settimane. I punti di sutura vengono tolti dopo 7-10 giorni dall’intervento ed eseguite diverse medicazioni per controllare lo stato delle ferite. In questi giorni possono essere presenti gonfiore o ematoma delle mammelle, che si risolvono in poco tempo. Per il primo mese è meglio evitare di dormire in posizione prona, di esporsi al sole, a lampade abbronzanti e al calore intenso.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche la mastoplastica riduttiva non è scevra da complicanze, anche se rare e molto spesso reversibili. Oltre i problemi comuni a tutti gli interventi, quali emorragie, infezioni o reazioni avverse all’anestesia, si possono verificare delle complicanze specifiche di questo intervento, come la necrosi dell’areola, la diminuzione della sensibilità del capezzolo e l’incapacità di allattare. Inoltre la paziente potrà avere una cattiva cicatrizzazione, con la formazione dei cosiddetti cheloidi, vale a dire delle cicatrici in rilievo e arrossate.
La forma ed il volume del seno rimarranno costante per anni. Tuttavia se la paziente aumenterà di peso, anche le mammelle aumenteranno nuovamente il loro volume, per cui è consigliabile cercare di non ingrassare. Infine è sempre meglio che la paziente indossi dei reggiseni contenitivi, del tipo utilizzato per fare sport, per evitare una trazione meccanica sul seno.