Il carcinoma della mammella, pur essendo per il tumore più diffuso di quest’organo, non è però l’unico. Esistono altre varietà di tumori, i cosiddetti sarcomi: angiosarcoma, tumore filloide maligno, fibrosarcoma, liposarcoma, ecc., che sono molto rari e che non superano l’1% .
Da un punto di vista diagnostico questi tipi di tumore spesso sono difficilmente distinguibili da altre neoformazioni, in quanto, soprattutto allo stadio iniziale, simulano l’aspetto clinico e radiologico dei fibroadenomi. La diagnosi definitiva è possibile, quindi, solo tramite l’esame istologico.
La terapia si basa essenzialmente sull’asportazione chirurgica della lesione, quando questa è di dimensioni limitate, o dell’intera mammella in caso di noduli molto voluminosi.
Particolare attenzione deve essere posta nei tumori filloidi, in quanto tendono a recidivare dopo l’escissione. Non è necessaria l’esecuzione della dissezione ascellare, visto che i sarcomi si diffondono per via ematogena e non per via linfatica, per cui non si osservano metastasi ai linfonodi. Nel caso dei sarcomi della mammella non sono indicate ne’ la radioterapia, ne’ la chemioterapia, per la scarsa sensibilità delle cellule tumorali sarcomatose a questi trattamenti.
È descritta inoltre la cosiddetta CUP syndrome, che consiste nell’evidenza di metastasi, in genere ai linfonodi ascellari, senza che sia stato messo in luce il tumore primitivo alla mammella. In questi casi è molto utile eseguire una Risonanza Magnetica mammaria ed eventuale agoaspirato.
Sono segnalati inoltre casi di linfomi primitivi del seno.